Bilancio letterario 2019

Perché questo blog? 

Avevo bisogno di rinnovare il vecchio, ma soprattutto sentivo il bisogno di parlare di bei libri. Beh, non libri belli qualunque. Solo super-capolavori, spesso scoperti per caso.

E così comincio dal bilancio letterario che avevo pubblicato a fine anno, poi cercherò di recensire uno per volta i libri che mi sembrano meritevoli.

Quest’anno ho letto 81 libri, un po’ più dell’anno precedente.

 Il più bello tra questi, come avevo preannunciato qualche mese fa agli amici del Gruppo aNobii Torino – Librarsi è stato senza ombra di dubbio “L’imperatore di Portugallia” di Selma Lagerlof, libro che non finirò mai di consigliare.

Tra gli altri è difficile fare una scelta, ci sono molti bei libri, pertanto mi limiterò a quelli che per me sono ECCEZIONALI. Si tratta di:
– “Io non mi chiamo Miriam” di Majgull Axelsson;
– “Le avventure di Joe Speedboat” di Tommy Wieringa;
– “La campana d’Islanda” di Halldor Laxness;
– “Cucinare un orso” di Mikael Niemi.
Per quanto riguarda la saggistica, un’unica doverosa menzione per “Storia delle letterature scandinave” (AA.VV.), un’autentica pietra miliare del genere.

Tutti i libri citati in questo articolo sono editi da Iperborea.

E voi, avete letto qualcuno di questi libri? Se sì, cosa ne pensate?

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